
V Domenica di Quaresima C (viola)
«Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei»
LEZ. FEST. Anno C (pag.104)
Is 43,16-21: Ecco, io faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare
il mio popolo.
Sal 125: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Fil 3,8-14: A motivo di Cristo, ritengo che tutto sia una perdita, facen-
domi conforme alla sua morte.
Gv 8,1-11: Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.
Cari fratelli e sorelle, in questa V Domenica di Quaresima, la Parola di Dio ci invita a contemplare la misericordia del Signore, che non si stanca di rinnovare la nostra vita. Le letture di oggi ci mostrano un Dio che:
– Libera (Isaia),
– Trasforma (Salmo),
– Chiama alla conversione (Paolo),
– Perdona senza condizioni (Vangelo).
Siamo nel cuore del cammino quaresimale, e il Signore ci dice: “Non ricordate più le cose di un tempo, non pensate più alle cose passate! Ecco, io faccio una cosa nuova” (Is 43,18-19).
La novità di Dio che libera (Is 43,16-21)
Il profeta Isaia annuncia a Israele, esiliato e sfiduciato, che Dio sta per compiere un nuovo prodigio: come un tempo aprì il Mar Rosso, ora farà scaturire acqua nel deserto.
Attualizzazione:
– Quante volte ci sentiamo prigionieri delle nostre paure, dei nostri fallimenti, delle ferite del passato?
– Dio ci dice: “Non fermarti a ciò che è stato, io sto aprendo per te una strada nuova!”
– Nella famiglia, nel lavoro, nelle relazioni, Egli vuole far sgorgare sorgenti di speranza dove vediamo solo aridità.
La gioia del ritorno (Sal 125)
Il Salmo risponde a Isaia con un canto di gioia: “Grandi cose ha fatto il Signore per noi!” È il grido di chi ha sperimentato la liberazione.
Esperienza:
– Quando abbiamo vissuto momenti di difficoltà e poi abbiamo visto la mano di Dio operare, la nostra tristezza si è trasformata in gioia.
– La Quaresima ci prepara alla Pasqua: dopo il deserto, c’è la risurrezione!
Paolo e la corsa verso Cristo (Fil 3,8-14)
San Paolo ci dà la chiave per accogliere la novità di Dio: “Tutto ormai io reputo una perdita a motivo della sublimità della conoscenza di Cristo Gesù”.
Riflessione:
– Cosa ci trattiene dal correre verso Dio? Successi, orgoglio, rancori?
– Paolo ci insegna a “dimenticarci del passato” non per negarlo, ma per non lasciarlo bloccare la nostra sequela di Cristo.
– Nel lavoro, nelle relazioni, siamo chiamati a vivere con lo sguardo fisso su Gesù, unico bene.
Il perdono che trasforma (Gv 8,1-11)
Il Vangelo ci regala una delle scene più commoventi: l’incontro tra Gesù e la donna adultera. Mentre gli accusatori vedono solo il peccato, Cristo vede una persona da salvare.
Attualizzazione:
– “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”: quante volte, invece, siamo pronti a giudicare?
– Nella famiglia: Quante ferite potrebbero sanarsi se sostituissimo il giudizio con la misericordia?
– Con gli amici: Siamo capaci di accompagnare chi sbaglia, come Gesù che dice: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”?
– Nel lavoro: Creiamo ambienti di accoglienza o di condanna?
Lasciamoci incontrare dalla misericordia
Fratelli, questa Parola oggi ci chiede:
1. Credere che Dio può fare cose nuove nella nostra vita.
2. Abbandonare i pesi del passato per correre verso Cristo.
3. Vivere da misericordiosi, perché solo chi sperimenta il perdono sa donarlo.
Chiediamo la grazia di essere come quella donna: guardati con amore da Gesù, liberati dalla condanna, chiamati a una vita nuova.
“Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?” (Is 43,19). Sì, Signore, fa’ che lo vediamo e lo accogliamo con gioia!
Amen.
diacono Tonino Maiorana
Autore
Scopri di più da A.M.
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.