
Carissimo Franco,
ogni anno, come un rituale sacro, la vigilia di San Sebastiano si trasformava in un’opera d’arte, un’affascinante tela che tu sapevi dipingere con un amore incommensurabile. La tua passione nel cercare la migliore Giaurrina per Giusy e Rosella era davvero sorprendente; un gesto d’affetto che parlava più di mille parole.
Ricordo con nostalgia il tuo impegno nel selezionare le migliori varianti, sempre in cerca di quella che avrebbe fatto brillare gli occhi delle tue adorate nipoti. Ogni morso rappresentava un piccolo dono, una coccola nata dal tuo cuore, e la dedizione che mettevi in questa tradizione scriveva pagine indelebili nella storia della nostra famiglia.
Oggi, nella tua assenza, la festa di San Sebastiano sembra un po’ più grigia, e ci interroghiamo su chi potrà mai raccogliere il tuo testimone. Chi ci riunirà attorno a quel tavolo colmo di Giaurrina, di ricordi e di affetto? Anche se il dolore della tua mancanza è profondo, ci rendiamo conto che il tuo spirito vive in noi, nei gesti che ci hai insegnato e nell’amore che hai saputo diffondere.
Continueremo a scegliere la Giaurrina con la passione che tu ci hai infuso, con il tuo sorriso che ci guida nel cuore. In quel momento speciale, non solo ricorderemo, ma celebreremo la tua vita e l’amore che hai dedicato alla nostra famiglia.
Caro Franco, ti promettiamo che la tradizione della Giaurrina vivrà, non perché sia una semplice abitudine, ma perché rappresenta un modo per mantenerti vivo e onorare tutto ciò che hai significato per noi.
Ci manchi immensamente, Franco,
tuo fratello Tonino
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