diacono Tonino Maiorana
Le letture di questa IV Domenica di Avvento ci parlano in modo profondo e pertinente al nostro tempo, invitandoci a una riflessione accorata sulle dinamiche della nostra esistenza quotidiana. Mentre ci prepariamo con gioia e aspettativa a celebrare il Natale, possiamo estrarre insegnamenti pratici da ciascuna di esse e applicarli nella nostra vita di tutti i giorni. Questo tempo di Avvento, infatti, non è solo un periodo di attesa, ma anche un’opportunità preziosa per rinnovare la nostra spiritualità e il nostro impegno nei confronti di ciò che realmente conta.
Michea 5, 1-4a: Da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele.
In un mondo spesso dominato da degrado morale, disuguaglianze e conflitti, la profezia di Michea ci invita a riflettere su come Dio abbia scelto un luogo umile e insignificante per la nascita del Salvatore, un evento che ha cambiato il corso della storia. Questo ci incoraggia a guardare oltre le apparenze e a valorizzare le piccole realtà quotidiane, che spesso ci sfuggono, e che possono diventare canali di grazia e benedizione.
– Riconosciamo e valorizziamo le piccole cose nella nostra vita, che vanno dalle relazioni familiari, così preziose e uniche, alle comunità locali, che quotidianamente offrono sostegno e fratellanza. Impegniamoci a servire in umiltà, poiché è nei piccoli gesti, nelle azioni quotidiane di gentilezza e amore, che spesso risiedono i segni tangibili della grandezza di Dio.
– Durante questo Avvento, potremmo dedicare del tempo significativo a servire i poveri, a visitare gli anziani o a prestare attenzione a chi ci circonda, ricordando che ogni incontro che abbiamo con il prossimo è un’opportunità unica di riflettere l’amore infinito di Dio.
Salmo 79: Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Il Salmo espresso in queste letture parla un linguaggio di profonda speranza e desiderio di salvezza e riconciliazione. In un periodo segnato da incertezze globali, conflitti, crisi economiche e sociali, spesso ci sentiamo smarriti e bisognosi di una guida costante. La nostra anima desidera ardentemente una luce che illumini le tenebre circostanti.
– In questo tempo di Avvento, possiamo elevare le nostre preghiere a Dio, implorando luce e guida non solo per noi stessi, ma anche per coloro che ci circondano e per il mondo intero. Preghiamo non solo per la nostra salvezza, ma anche per quella di chi attraversa periodi di difficoltà e vulnerabilità, accogliendo la nostra responsabilità di essere strumenti di speranza.
– Potremmo creare momenti di preghiera comunitaria o personale, affinché Dio faccia risplendere il Suo volto non solo nelle nostre case, ma anche nelle nostre famiglie, nelle comunità e ovunque ci siano sofferenza e solitudine.
Ebrei 10, 5-10: Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.
Oggi, molti di noi lottano quotidianamente con il discernimento delle proprie scelte e della propria vocazione, spesso alle prese con pressioni sociali, aspettative e desideri personali che ci distolgono dalla vera chiamata di Dio. La rinuncia al proprio ego e la ricerca della volontà divina sono costanti sfide che possono sembrare insormontabili.
– Questo brano è un invito a riflettere su cosa significhi “fare la volontà di Dio” nel contesto della nostra vita quotidiana. Potremmo chiederci, in maniera profonda e seria, quali siano le nostre reali motivazioni nelle scelte che prendiamo, e se queste siano effettivamente allineate con i desideri divini per noi.
– Impegniamoci a dedicare tempo alla preghiera, alla meditazione e all’ascolto interiore, affinché possiamo discernere quali azioni e decisioni possono rispondere alla Sua volontà, specialmente in relazione alle nostre responsabilità familiari, professionali e sociali.
Luca 1, 39-45: A che cosa devo che la madre del mio Signore venga a me?
L’incontro tra Maria ed Elisabetta è un momento di gioia, riconoscimento e celebrazione della vita. Nella nostra società, caratterizzata da solitudine e isolamento, è essenziale costruire relazioni significative e autentiche, poiché queste costituiscono la base della nostra umanità e della nostra esperienza di fede.
– Siamo chiamati a essere il “volto” di Dio per gli altri, riflettendo il Suo amore e la Sua grazia attraverso le nostre interazioni quotidiane. Durante queste settimane, possiamo fare uno sforzo consapevole per creare e coltivare momenti di connessione con le persone che ci circondano. Potremmo inviare messaggi di incoraggiamento, visitare amici o familiari che potrebbero sentirsi soli o in difficoltà, dimostrando il nostro interesse e la nostra presenza in modo tangibile.
– La nostra disponibilità ad ascoltare e a sostenere gli altri può trasformare le nostre relazioni in spazi di grazia e riconoscimento della presenza divina, rendendo ogni incontro un’occasione per crescere insieme nella fede e nell’amore.
In conclusione, le letture di questa Domenica ci invitano a rinnovare la nostra fede e ad attuare i messaggi di speranza e umiltà nelle nostre vite quotidiane. Questo Avvento deve essere un tempo di preparazione, non solo in vista della celebrazione del Natale, ma anche a un incontro personale e autentico con il Signore. Impegniamoci a far risplendere il Suo volto in ogni aspetto del nostro quotidiano, riconoscendo che, nella semplicità e nell’amore, possiamo trovare segni tangibili e autentici della Sua presenza. Lasciamo che la luce di Cristo illumini il nostro cammino e quello degli altri, guidandoci verso un futuro di pace, gioia e rinnovamento spirituale.
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