Genitori e figli insieme nella Comunità Parrocchiale per crescere nella vita di fede
Abbiamo fatto la catechesi, ora dobbiamo fare i catechisti
diacono Tonino Maiorana
Mons. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, dedica il suo intervento al rapporto tra catechesi e futuro e all’importanza della catechesi come avanguardia della Chiesa. Ne emergono quattro tratti: essa deve rendere un servizio alla verità salvifica che viene dalla Parola di Dio, coltivare la preghiera e l’interiorizzazione che consentono un coinvolgimento personale, ascoltare il popolo di Dio, riflettere sugli strumenti migliori perché la comunicazione della fede sia davvero efficace.
Mons. Erio Castellucci, vice presidente della CEI, si è soffermato sulla catechesi come evento sinodale, che va vista come esperienza comunitaria, popolare e artigianale.
Per don Vito Mignozzi, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano di Castellaneta, occorre riabilitare l’evangelizzazione, imparare sempre meglio ad abitare la “terra di mezzo”, permettere alle case di tornare ad essere chiesa, osare pratiche sinodali di discernimento e la fraternità. Don Francesco Zaccaria, docente di Teologia pastorale presso la Facoltà Teologica Pugliese, propone un’accoglienza e una condivisione di vissuti che coinvolgono tutta la persona, non solo a livello cognitivo ma anche a livello emotivo, e un discernimento comunitario per far emergere e interpretare i diversi modelli di Chiesa e per affrontare in maniera costruttiva un conflitto.
«È tempo che l’evangelizzazione abbia come destinatari privilegiati soprattutto gli adulti. Questa non è una indicazione nuova, ma merita adesso di essere ripresa con particolare urgenza. Gli adulti sono la figura paradigmatica del cristiano, poiché l’annuncio del Vangelo esige un’accoglienza cosciente e libera. È solo nel contesto di una comunità cristiana di adulti che trova il suo luogo naturale anche l’ingresso nella fede delle giovani generazioni. […] La pastorale non può essere più prevalentemente, se non esclusivamente, dedita ai bambini: occorre agire per formare personalità credenti adulte, capaci di rapportarsi cristianamente con le diverse situazioni della vita ordinaria.»
(Mons. Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale della CEI)
Occorre dare all’espressione “Iniziazione Cristiana”
“Il progressivo attuarsi nel tempo del progetto salvifico di Dio che chiama l’uomo alla vita divina del Figlio, inserendolo stabilmente nella Chiesa e ricolmandolo in abbondanza della grazia dello Spirito Santo”.
Modello di Iniziazione Cristiana dai 0 ai 6 anni “Accompagnare la vita”
• Accogliere: rispettando la sacralità della persona, facendo spazio all’altro dentro di noi.
• Ascoltare: implica disponibilità assoluta, esige pazienza, apertura, intuitività.
• Comprendere: partecipando all’esperienza altrui, per quanto possibile; facendosi carico dei problemi, offrendo speranza, mettendosi in cammino con …
Modello di Iniziazione Cristiana dai 7 ai 14 anni
“La Via”
Betlemme – Nazaret – Cafarnao – Gerusalemme – Emmaus – Antiochia
Sei città che permettono di conoscere da vicino la vita di Gesù e delle prime comunità cristiane.
Sei luoghi che compongono un percorso, che delineano una “Via”, traducendosi in viva esperienza di fede.
Le caratteristiche
Come tutti gli itinerari, anche questo percorso si configura come un apprendistato della vita cristiana che quindi coinvolge la persona in tutte le sue dimensioni e in modo esperienziale, intrecciando l’ascolto della Parola di Dio, la catechesi, la vita sacramentale e la testimonianza della carità. Secondo l’ispirazione catecumenale il percorso è strutturato in tre tempi:
- la prima evangelizzazione,
- il catecumenato (al termine del quale avviene la celebrazione dei sacramenti),
- la mistagogia.
Un percorso lineare – I diversi aspetti della vita cristiana vengono accostati in modo progressivo coinvolgendo i soggetti nel cammino dei primidiscepoli di Gesù.
L’unità dei sacramenti – I sacramenti sono colti come un tutto unico che inserisce in modo sempre più profondo nel mistero di Cristo e della Chiesa. Il percorso trova il suo culmine nell’Eucaristia.
Il primo annuncio – L’approccio tiene conto dell’orizzonte sociale e religioso odierno, con particolare attenzione all’attuale realtà familiare, al confronto interculturale e al dialogo interreligioso.
La famiglia al centro – Il percorso coinvolge tutti i soggetti: i genitori, in primo luogo, quindi gli educatori, l’intera comunità cristiana e, ovviamente, i catechisti in senso stretto.
Nuovi spazi – Dalla stanza del catechismo, l’itinerario attraversa i diversi ambiti di vita dei ragazzi: la famiglia, la scuola, la parrocchia, leassociazioni, il territorio, il mondo…
Nuovi tempi – La formazione alla vita cristiana va oltre “l’ora di catechismo”, per includere esperienze di carità, pellegrinaggi, testimonianze, celebrazioni, campi di approfondimento…
Liturgia e catechesi – L’attenzione all’anno liturgico, nei suoi diversi tempi (Avvento e Natale, Quaresima e Tempo pasquale, feste e solennità), siarticola in proposte celebrative mirate.
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