
diacono Tonino Maiorana
L’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, non è solo una ricorrenza sociale, ma un’opportunità preziosa per fermarci a contemplare il ruolo unico e insostituibile delle donne nella storia dell’umanità. È un giorno per ricordare le lotte per i diritti, l’uguaglianza e la giustizia, ma anche per celebrare la bellezza, la forza e la fede che le donne portano nel mondo. Come cristiani, siamo chiamati a guardare a questa giornata con gli occhi della fede, riconoscendo in ogni donna un riflesso della dignità divina, poiché “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò” (Genesi 1,27).
Donne della Bibbia: modelli di coraggio e grazia
La Sacra Scrittura ci regala ritratti indimenticabili di donne che, con la loro fede e il loro coraggio, hanno cambiato il corso della storia della salvezza. Maria, la madre di Gesù, è il modello per eccellenza di accoglienza e fiducia in Dio. Il suo “sì” ha aperto le porte alla Redenzione. Maria Maddalena, la prima testimone della Resurrezione, ci ricorda che le donne sono state le prime messaggere della Buona Novella, annunciando al mondo che Cristo è vivo.
E poi ci sono donne come Debora, giudice e profetessa, che guidò il popolo d’Israele con saggezza; Rut, esempio di fedeltà e amore disinteressato; ed Ester, che con coraggio salvò il suo popolo dalla distruzione. Queste figure ci mostrano come Dio scelga spesso le donne per compiere opere grandiose, dimostrando che la forza non è solo nella potenza, ma anche nella dolcezza, nella perseveranza e nella fede.
Gesù stesso ha sempre avuto uno sguardo speciale per le donne. Ha parlato con la Samaritana, donandole l’acqua viva della salvezza (Giovanni 4). Ha perdonato la donna adultera, mostrandole misericordia e dignità (Giovanni 8). Ha permesso a Maria e Marta di essere sue discepole, riconoscendo il loro desiderio di ascolto e di servizio (Luca 10). In ogni gesto, Gesù ci insegna che uomini e donne sono ugualmente amati da Dio e chiamati a collaborare per il Regno.
Le donne nella Chiesa: cuore e anima della comunità
Oggi, nella Chiesa cattolica, le donne sono il cuore pulsante di tante comunità. Pur non essendo ordinate sacerdoti, sono catechiste, educatrici, missionarie, teologhe, volontarie e molto altro. La loro presenza è essenziale per la vita delle parrocchie, delle scuole e delle opere di carità. Donne come Santa Teresa d’Avila, mistica e riformatrice; Santa Caterina da Siena, dottore della Chiesa; Santa Gianna Beretta Molla, esempio di amore materno; e Madre Teresa di Calcutta, icona della carità, ci ricordano che la santità non ha genere e che le donne possono essere modelli straordinari di fede e servizio.
San Giovanni Paolo II, nella sua lettera apostolica Mulieris Dignitatem (1988), ha sottolineato la vocazione e la missione unica della donna, chiamata a essere “segno dell’amore di Dio nel mondo”. Papa Francesco, da parte sua, ha più volte ribadito l’importanza di una maggiore presenza delle donne negli spazi decisionali della Chiesa, affermando che “una Chiesa senza donne è come il collegio apostolico senza Maria”.
Una prospettiva pastorale: valorizzare, ascoltare, agire
Come comunità cristiana, abbiamo il dovere di celebrare e valorizzare le donne non solo l’8 marzo, ma ogni giorno. Dobbiamo promuovere una cultura del rispetto, dell’ascolto e della collaborazione, sia nella Chiesa che nella società. Questo significa riconoscere i doni e i carismi delle donne, sostenere le loro vocazioni e impegnarci per un mondo in cui nessuna donna sia vittima di violenza, discriminazione o ingiustizia.
In concreto, possiamo:
– Pregare per le donne di tutto il mondo, specialmente per quelle che soffrono a causa di guerre, povertà o violenze;
– Formare comunità inclusive, dove le donne si sentano ascoltate, valorizzate e coinvolte;
– Agire per sostenere le donne in difficoltà, attraverso iniziative di carità, giustizia sociale e promozione umana.
Un Messaggio di Gratitudine e Speranza
La Festa della Donna è un’occasione per dire “grazie” a tutte le donne che, con la loro fede, forza e amore, rendono il mondo un posto migliore. È anche un momento per ricordare che, come cristiani, siamo chiamati a essere testimoni della dignità di ogni persona, uomo o donna che sia.
Preghiamo affinché ogni donna possa vivere nella pienezza della sua vocazione, sentendosi amata, rispettata e valorizzata. E lavoriamo insieme per costruire un mondo più giusto, fraterno e solidale, dove ogni donna possa fiorire come un dono di Dio per l’umanità.
Che Maria, madre di Gesù e modello di ogni donna, ci guidi in questo cammino di rispetto, amore e speranza.
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