
Domenica VI «per annum» C
diacono Tonino Maiorana
LEZ. FEST. Anno C
Ger 17,5-8: Maledetto chi confida nell’uomo; benedetto chi confida nel Signore.
Sal 1: Beato l’uomo che confida nel Signore.
1 Cor 15,12.16-20: Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede.
Lc 6,17.20-26: Beati i poveri. Guai a voi, ricchi.
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,
oggi ci troviamo a meditare su una serie di brani che ci parlano profondamente del nostro rapporto con Dio e dell’importanza della fiducia. Nella nostra vita quotidiana, spesso ci troviamo a fare delle scelte e a riporre la nostra speranza in diverse cose: nel denaro, nelle relazioni, nelle nostre forze e capacità. Ma la Parola di Dio di oggi ci invita a riflettere su dove poniamo davvero la nostra fiducia.
Maledetto e benedetto – Geremia 17,5-8
Il profeta Geremia inizia con una dichiarazione potente: “Maledetto chi confida nell’uomo”. Quante volte, nella frenesia della vita, ci affidiamo a forze umane, a strategie di controllo, a certezze materiali. Questo ci porta, inevitabilmente, verso la precarietà e la delusione. Geremia ci ricorda che la vera fiducia deve risiedere nel Signore, in Colui che non cambia e non delude mai. “Benedetto chi confida nel Signore”: è questa la chiave della nostra esistenza.
Immaginiamo una famiglia che si trova in difficoltà economiche. Se ripone la sua speranza nel denaro e nelle circostanze, vive in una costante ansia. Ma se invece si rivolge al Signore, trova conforto e sostegno nei momenti difficili. In famiglia, questo può tradursi in momenti di preghiera e di unità, nonostante le avversità, dove ogni membro trova un senso di sicurezza nell’amore di Dio.
Beato l’uomo che confida nel Signore – Salmo 1
Il Salmo ci conferma questa verità: “Beato l’uomo che confida nel Signore”. Non è soltanto una beatitudine teorica, ma un’esperienza concreta di vita. Chi si fida di Dio ha radici profonde, è come un albero piantato lungo corsi d’acqua, sempre verde e fruttifero. Nella nostra vita di tutti i giorni, possiamo vedere questa promessa realizzata quando poniamo Dio al centro delle nostre decisioni, sia nel lavoro che nelle relazioni. Le persone che si fondano su Dio non si lasciano abbattere dalle situazioni difficili, ma trovano forza e saggezza per affrontare le sfide.
La risurrezione e la nostra speranza – 1 Corinzi 15,12.16-20
Paolo ci dice chiaramente: “Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede”. Qui si trova il cuore della nostra fede: la risurrezione non è solo un evento passato, ma il fondamento della nostra speranza. È ciò che trasforma la nostra vita. Quando confidiamo in un Dio che è vivo, che è risorto, anche noi possiamo affrontare le difficoltà della vita con una nuova occhiata. Se nel lavoro ci sentiamo sopraffatti, possiamo ricordare che la nostra dignità non deriva dai risultati, ma dalla nostra identità in Cristo. Fratelli e sorelle, rivisitare con coraggio e speranza i nostri progetti di vita, ponendoli a confronto con la luce della risurrezione, ci fa scoprire nuove opportunità e guida.
Beati i poveri – Luca 6,17.20-26
Infine, il Vangelo di Luca ci parla dei “beati”. “Beati voi poveri”, dice Gesù. Questa affermazione è contraria a molti nostri pensieri moderni. Viviamo in una società che esalta la ricchezza e il benessere materiale. Ma il Signore ribalta questa logica: chi vive l’umiltà e si affida a Dio è già in possesso della vera felicità. L’invito è a guardare le nostre scelte quotidiane. Dobbiamo essere attenti a non lasciarci sopraffare dal desiderio di segregare le persone in base a criteri materiali o sociali. In famiglia, nella scuola o nel lavoro, possiamo scegliere di essere solidali, di prati care chi ha bisogno, di creare relazioni autentiche che vanno oltre ciò che possediamo.
In questa settimana, riflettiamo su queste verità.
Chiediamoci:
Dove riponiamo la nostra fiducia?
Ciò che confondiamo con felicità è effimero?
Siamo disposti a riconoscere che la nostra forza viene dal Signore?
Confidiamo in Lui, abbandoniamo i nostri timori e scopriamo la bellezza di una vita radicata nella verità. Allora saremo albero sempre verde, capaci di portare frutto in ogni stagione, benedetti nel nostro cammino.
Che il Signore vi benedica e vi guidi nel vostro cammino di fede. Amen.
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