diacono Tonino Maiorana
Le letture della XXXII Domenica del Tempo Ordinario, Anno B, ci offrono un profondo invito alla riflessione e all’azione, guidandoci verso una comprensione più intima e autentica della fede e della generosità.
Prima Lettura (1 Re 17,10-16): La vedova di Sarepta, nonostante la sua estrema povertà, accoglie il profeta Elia e condivide con lui quel poco che ha. Questo racconto ci mostra l’immensa fiducia che ripone nella provvidenza di Dio, una fede che non viene meno neanche nelle difficoltà più gravi. La sua generosità diventa un miracolo di abbondanza, dimostrando che, quando doniamo con cuore sincero, Dio moltiplica ciò che offriamo.
Salmo Responsoriale (Salmo 145): “Loda il Signore, anima mia.” Questo salmo ci esorta a riconoscere la bontà del Signore, che sostiene coloro che sono oppressi, sazia gli affamati e libera i prigionieri. Ci richiama alla fiducia nel Dio della giustizia e della misericordia, sottolineando il suo costante impegno nei confronti degli ultimi e dei poveri.
Seconda Lettura (Ebrei 9,24-28): L’autore della lettera agli Ebrei ci presenta Gesù come il sommo sacerdote che si offre una volta per tutte per i peccati del mondo, purificando l’umanità e inaugurando un’alleanza eterna. Il sacrificio di Cristo diventa per noi modello di amore senza condizioni e di donazione totale.
Vangelo (Marco 12,38-44): Nel Vangelo, la vedova che offre due monetine al tesoro del tempio ci insegna una lezione di straordinaria generosità. Gesù loda il suo gesto non per l’importo donato, ma per la profondità del suo sacrificio. La sua offerta, piccola agli occhi del mondo, è immensa agli occhi di Dio perché proviene da un cuore puro e generoso.
Alla luce di queste letture, siamo chiamati a riflettere profondamente sulla nostra vita e sulle nostre azioni. Come possiamo incarnare la fede e la generosità delle vedove di Sarepta e del Vangelo nelle nostre situazioni quotidiane? Ecco alcuni suggerimenti pratici:
1. Fiducia nella provvidenza: Ogni giorno affrontiamo sfide e incertezze. Come la vedova di Sarepta, siamo chiamati a confidare nella provvidenza divina, sapendo che Dio non abbandona mai chi spera in Lui. Affidiamoci a Lui nelle nostre preghiere e accogliamo le situazioni della vita con spirito di fiducia.
2. Generosità autentica: Siamo invitati a donare non solo ciò che abbiamo in abbondanza, ma anche ciò che ci costa. Questo può significare tempo, risorse o attenzioni per chi è nel bisogno. La vera generosità si misura non dalla quantità, ma dalla qualità e dall’intenzionalità del dono.
3. Vivere l’amore di Cristo: Il sacrificio di Gesù ci richiama a vivere l’amore nelle nostre relazioni quotidiane. Possiamo offrire piccole rinunce e atti di servizio come riflesso dell’amore che abbiamo ricevuto da Lui.
4. Riconoscere la presenza di Dio nelle piccole cose: Impariamo a vedere Dio nei piccoli gesti e nelle persone che incontriamo. Celebriamo le piccole vittorie, i gesti di gentilezza e la bellezza della vita quotidiana come doni divini.
5. Impegno per la giustizia e la misericordia: Come ci ricorda il salmo, il nostro Dio è un Dio di giustizia. Possiamo impegnarci in azioni concrete a favore dei poveri e degli oppressi, diventando strumenti di pace e giustizia nel mondo.
In questa domenica, lasciamoci ispirare dalle Scritture e rispondiamo con cuore aperto all’invito che Dio ci rivolge attraverso di esse. Che la nostra fede si trasformi in azioni concrete, dimostrando con i fatti l’amore e la fiducia che riponiamo in Lui.
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