Una serata di poesia a Barcellona
Tonino Maiorana
Il cielo di Barcellona si è tinto di sfumature d’oro mentre il sole calava all’orizzonte, e giovedì 22 agosto 2024, la poesia ha preso il centro della scena nella splendida cornice del locale “Sofia Baker on the Beach” a Cicerata. L’occasione era la tanto attesa presentazione di “Dolceamaro”, la nuova raccolta di poesie del talentuoso giovane poeta barcellonese Nino Livoti.
Per gli appassionati di letteratura e poesia, questo evento ha rappresentato un momento di rara bellezza, arricchito dalla partecipazione di molti amanti della cultura, pronti a immergersi nelle parole incantatrici dell’autore.
Il locale era gremito di persone. La fresca brezza marina e il fruscio delle onde hanno creato un’atmosfera perfetta per accogliere le parole di Nino Livoti, il cui talento è stato ampiamente celebrato durante la serata.
Intorno alle 18:30, le luci del Sofia Baker on the Beach hanno iniziato a tremolare, rispecchiando un mare sereno, mentre Nino Livoti accompagnato dall’editrice Giulia Carmen Fasolo ha iniziato a parlare della sua raccolta. I due interventi hanno offerto un’intesa inedita e profonda sulla genesi del libro e sulle emozioni che lo animano.
Nino Livoti, con la sua voce calda e appassionata, ha accolto il pubblico con grande umiltà e gratitudine. Pienamente consapevole dell’importanza della serata, ha condiviso i suoi pensieri sul viaggio creativo che ha portato alla nascita di “Dolceamaro”. Ha descritto la raccolta come un mosaico di esperienze, emozioni e riflessioni sulle molteplici sfaccettature della vita. “Dolceamaro” è un’esplorazione dei contrasti esistenziali – la dolcezza delle speranze e l’amarezza delle delusioni – che ognuno di noi sperimenta.
Ha rivelato che la sua scrittura è nata dalla necessità di esprimere ciò che spesso è ineffabile. “Scrivere poesie”, ha detto, “è il mio modo di dialogare con il mondo e con me stesso. È un viaggio interiore che spero possa risuonare anche con voi.”
Nino Livoti ha poi deliziato il pubblico con la lettura di alcune delle sue poesie, che sono state accolte con applausi scroscianti e, in alcuni casi, con emozionanti silenzi che testimoniavano l’intensità delle sue parole.
Ecco alcuni tratti del suo intervento: “In realtà, sin da quando ho deciso di intraprendere gli studi classici, mi sono ritrovato affascinato da determinati autori. Uno di questi è sicuramente Dante, ma ancor prima di lui, la mia maestra, perché solo così posso definirla, è senza dubbio Saffo. Poetessa greca, dovrebbe essere una delle prime poetesse donne ad essere state scoperte. In questo senso, dobbiamo ringraziare i nostri precursori che l’hanno tramandata fino ad oggi. È una poetessa che riesce a parlare dell’amore quasi come se fosse una vera e propria patologia.
Riesce a descrivere il sentimento amoroso in termini psicosomatici. Già dalle prime letture, Saffo mi aveva colpito profondamente. Inizialmente, era una sorta di sfida utilizzare proprio il suo sonetto per scrivere, ma col tempo mi sono reso conto che quando ho qualcosa che mi coinvolge intensamente, questo mi spinge a scrivere. Mi viene quasi naturale scrivere, come se fosse il mio modo di parlare.
Naturalmente, un’esperienza determinante che mi ha spinto a scrivere è stata l’aver vissuto determinati sentimenti in modo così forte quattro anni fa. Questo mi ha tracciato la strada, e per il momento non mi sono fermato, almeno per ora.”
Alla fine dell’intervento di Nino Livoti, l’editrice Giulia Carmen Fasolo ha preso la parola. Con la stessa passione e sensibilità dell’autore. Ha parlato della cura con cui è stata realizzata la raccolta, lodando l’integrità artistica di Nino Livoti e la potenza delle sue poesie.
“Lavorare con Nino è stato un viaggio meraviglioso,” ha dichiarato l’editrice. “La sua capacità di mettere a nudo l’anima umana attraverso le parole è ciò che rende ‘Dolceamaro’ così speciale. È una raccolta che non solo racconta una storia, ma invita ogni lettore a ritrovare un pezzo di sé nelle sue pagine.”
Ecco alcune parti dell’intervento dell’editrice: “In modo tale che possiate capire meglio la poetica di Nino, che io chiamo affettuosamente Ninuzzo, mi blocco a volte per queste abitudini affettive. Ogni creatura è mossa dall’amore, il quale osserva, comanda ogni cosa, elevando alcuni fino al cielo e gettandone altri nell’abisso. Nessuno potrebbe mai opporsi […] una volta scagliata la scarlatta freccia. […] Qualsiasi resistenza è futile contro l’antico volere divino. Il mio cuore è colmo dei suoi dardi e di tutti i suoi dolci effetti: i battiti veloci, il desiderio ardente, i brividi fulminei, la gelosia e la leggerezza. Tutto ciò che mi fa sentire vivo.
Ecco, io credo che già questa prima poesia […] sia l’apertura di una porta nella poetica di Nino, a prescindere dalle eventuali esperienze personali che lo hanno portato a scriverla. Preciso che, come Nino sa, non vorrei che questo libro fosse considerato solamente una raccolta poetica, e neanche come un diario di un adolescente alla prima delusione d’amore. È molto di più. È un percorso, l’inizio di una strada che può trasformare Nino e i suoi tentativi poetici in una solida realtà poetica futura. E te lo dico […] non perché sia facile dirlo, ma perché chiunque leggerà questa raccolta, a partire da questa prima poesia, riconoscerà un richiamo, seppur con un linguaggio moderno, allo stile del dolce stil novo. Solo che, Nino è ovviamente più giovane di quel movimento. […] L’amore del dolce stil novo vede la donna come un’entità angelica e quasi soave, mai esageratamente sessualizzata. Una figura angelica che prima rapisce il cuore dell’amato, il poeta, e poi lo schianta, lo sgretola in una morsa quasi a spezzarlo. Ecco il dolce e l’amaro. Probabilmente, questo dualismo è il motivo del titolo. Qualcosa di dolce che allo stesso tempo diventa amaro, rendendo difficile per lo stesso poeta resistere a queste emozioni contrastanti.”
Il pubblico ha risposto con entusiasmo, dimostrando apprezzamento e affetto per l’opera di Nino Livoti. Molte persone si sono avvicinate all’autore per complimentarsi, chiedere autografi e scattare foto, trasformando la serata in un indimenticabile evento comunitario.
La presentazione di “Dolceamaro” al Sofia Baker on the Beach si è conclusa con un brindisi collettivo sotto il cielo stellato, lasciando nei presenti un senso di connessione profonda e di arricchimento intellettuale. È stata una serata in cui la poesia ha unito cuori e menti, celebrando la bellezza della parola scritta e la potenza delle emozioni condivise.
Barcellona, con il suo incanto mediterraneo, è stata ancora una volta scenario e protagonista di un evento culturale che resterà nei cuori di tutti i partecipanti. E nelle parole di Nino Livoti, abbiamo trovato un rifugio, una verità e una sensibilità che continuerà a risuonare in noi per molto tempo.
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