DOMENICA DI PASQUA – VEGLIA PASQUALE “nella notte santa”
2 min readDOMENICA DI PASQUA – VEGLIA PASQUALE
nella notte santa
(Gen 1,1–2,2 (forma breve 1,1.26-31) In principio – Sal 103 Rit. Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra – Gen 22,1-18 (forma breve 22.1-2.9a.10-13.15-18) Il sacrificio di Abramo – Sal 15 Rit. Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio – Es 14,15–15,1 Gli Israeliti camminarono sull’asciutto in mezzo al mare – Es 15,1b-6.17-18 Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria – Is 54,5-14 Ti raccoglierò con immenso amore – Sal 29 Rit. Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato – Is 55,1-11 Venite a me e vivrete – Is 12,2.4-6 Rit. Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza – Bar 3,9-15.32–4,4 Cammina allo splendore della luce del Signore – Sal 18 Rit. Signore, tu hai parole di vita eterna – Ez 36,16-17a.18-28 Vi aspergerò con acqua pura e vi darò un cuore nuovo – Sal 41 Rit. Come la cerva anela ai corsi – d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio – Rm 6,3-11 Cristo risorto dai morti non muore più – Sal 117 Rit. Alleluia, alleluia, alleluia – Lc 24,1-12 Perché cercate tra i morti colui che è vivo?)
Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:
celebriamo dunque la festa
con purezza e verità. Alleluia.
(Antifona di Comunione – 1Cor 5,7-8 )
Commento
La Parola di Dio della Veglia Pasquale ci dona la grazia di ripercorrere tutta la storia della salvezza – e di comprendere il senso della nostra esistenza e dell’umanità intera a partire dalla risurrezione di Gesù di Nazareth.
Passato il più lungo sabato della storia, le donne si dirigono verso il sepolcro per ungere il corpo morto del Signore. Non sanno che la notte appena trascorsa è una notte speciale, è la notte in cui Dio si è rivelato creando l’universo; è la notte nella quale il Signore si è rivelato ad Abramo come Dio amorevole e provvidente, che non ha bisogno di sacrifici umani; è una notte diversa da tutte le altre perché Dio si è rivelato come redentore facendo uscire il popolo di Israele libero dalla schiavitù dell’Egitto; è infine la notte nella quale il Messia, il nostro Signore Gesù Cristo, è tornato dalla morte alla vita, dall’umiliazione alla gloria, dalla tenebra alla luce. Per questo motivo le donne trovano la pietra rimossa dall’ingresso del sepolcro e al posto del cadavere di un uomo ricevono l’annuncio della risurrezione del Signore. Da quel mattino è stato necessario rileggere tutta la storia di Gesù di Nazareth e insieme ad essa, la storia dell’umanità intera.
Nella lettera ai Romani Paolo ci spiega che attraverso il battesimo siamo morti e risorti a vita nuova, siamo stati liberati dalla schiavitù del peccato e abbiamo ricevuto la vita eterna in Cristo. Accogliamo con gioia e gratitudine questo dono immenso e abbandoniamo quanto appartiene all’uomo vecchio e alla schiavitù del peccato, siamo rinati con Cristo per l’eternità!
Spunti di riflessione da: Sussidio Quaresima 2019 – Ufficio Liturgico Nazionale – CEI