
Papa Leone XIV invita al digiuno e alla preghiera: “Senza perdono non ci sarà mai pace”
Il 22 agosto non è un giorno qualsiasi. È la memoria liturgica di Maria Regina della Pace, ed è il giorno in cui la Chiesa universale risponde all’appello di Papa Leone XIV: vivere una giornata di digiuno e preghiera per invocare dal Signore pace e giustizia.
L’appello del Papa
Al termine dell’udienza generale del 20 agosto, il Pontefice ha parlato con voce accorata al cuore del mondo:
«Venerdì 22 agosto invito tutti i fedeli a vivere la giornata in digiuno e in preghiera, supplicando il Signore che ci conceda pace e giustizia e che asciughi le lacrime di coloro che soffrono a causa dei conflitti armati. Maria, Regina della Pace, interceda perché i popoli trovino la via della riconciliazione».
E ha ribadito con forza:
«Senza perdono non ci sarà mai pace!»
Le sue parole hanno trovato eco nella CEI, nelle diocesi e nei movimenti ecclesiali: un popolo intero oggi si raccoglie, unito, davanti a Dio.
Un digiuno che diventa linguaggio di pace
Il digiuno non è solo rinuncia materiale: è un linguaggio universale che dice “no” alla violenza e “sì” alla vita. È resistenza spirituale, gesto di comunione, scelta di solidarietà con chi soffre. Ogni pane non spezzato diventa invocazione, ogni preghiera diventa abbraccio invisibile.
La risposta della Chiesa
In tutta Italia e nel mondo, parrocchie, diocesi, comunità religiose hanno organizzato momenti di adorazione eucaristica, rosari per la pace, fiaccolate silenziose.
L’Ordine Francescano Secolare ricorda che la pace nasce dal perdono, e che anche il gesto più semplice – un abbraccio, una mano tesa, una rinuncia – diventa seme di riconciliazione.
Un popolo in ginocchio
Oggi, 22 agosto, immagina le navate delle chiese illuminate solo da candele. Giovani e anziani inginocchiati. Famiglie intere unite nel silenzio. L’assenza del pane diventa segno di speranza, la preghiera sussurrata si trasforma in un grido collettivo. È l’umanità che si inginocchia, che non si arrende, che ancora crede che il perdono e la giustizia possano fiorire.
Il 22 agosto 2025 non è soltanto un invito alla preghiera: è una chiamata all’impegno. Papa Leone XIV ci ricorda che non possiamo essere cristiani a metà, non possiamo limitarci a parole di pace, a discorsi belli ma vuoti.
La pace è una via che si costruisce con i fatti, con gesti concreti di riconciliazione, con scelte quotidiane di giustizia, con il coraggio di alzare la voce contro ogni guerra e ogni violenza.
Oggi ne abbiamo la possibilità: digiunando, pregando, testimoniando con forza la nostra fede davanti al mondo. Non basta restare in silenzio: è il momento di farci sentire, di alzare il grido dei poveri, degli innocenti, dei popoli feriti.
Cristiani, non lasciamo che questo giorno passi come uno dei tanti: facciamo della nostra vita un seme di pace.
Da questo 22 agosto, lasciamo che la nostra voce e le nostre azioni diventino eco del Vangelo che salva, che libera, che dona speranza.
Maria, Regina della Pace, accompagna il nostro impegno e rendici strumenti vivi di pace nel mondo.
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