A.M.

Diacono Antonino Maiorana

XXVIII domenica del Tempo Ordinario – C

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Apriamoci al dono dello Spirito affi­dandoci docilmente alla Parola che salva, perché il nostro cuore sia risanato dalle sue sordità e opacità.

Accogliamo con fiducia la Parola del Signore, certi che i continui doni di Dio ci assicurano che se noi manchiamo di fede, Egli non viene meno alla fedeltà.

Con il pane e il vino che portiamo all’altare offriamo anche noi stessi; questi elementi sono segni della gioiosa offerta della nostra vita insieme al sacrificio di Gesù e segno della gratitudine per tutti i doni che riceviamo da Dio e, soprattutto, per il dono della vera fede.

Nel segno sacramentale dell’Eucaristia, a cui stiamo per accostarci, siamo tutti noi che di­ciamo di accettare di essere pane spezzato e condiviso. È proprio qui che siamo fatti un Corpo solo dalla Carità che è lo Spirito Santo che ci viene comunicato nel Pane di vita.

PREGHIERA

Signore Gesù, siamo tutti lebbrosi.

Abbiamo bisogno di essere guariti.

Siamo lebbrosi dai pensieri mai limpidi, dagli affetti mai totalmente purificati, dalla fede non sempre forte.

Guariremo quando obbediremo al tuo Vangelo.

La fede guarisce e salva.

Occorre accoglierti come Salvatore.

A volte ci sentiamo in diritto di ricevere la guarigione, non sentiamo il dovere di ringraziarti.

Ci abituiamo ai tuoi doni e perdiamo lo stupore della gratuità, non sperimentiamo la gioia della salvezza.

O Gesù, donaci una fede autentica con la quale chiedere e ottenere.

Guariscici col tuo amore misericordioso.

 

Amen.

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