Alla luce della parabola del seminatore in cui si afferma che «il seminatore semina la Parola», si comprende che Gesù qui sta parlando dell’efficacia della Parola di Dio.
Del resto, il seme, simbolo della Parola di Dio e del Regno di Dio, non è anche segno di Cristo stesso e della sua Pasqua, della sua morte e della sua resurrezione?
La Parola di Dio è sempre «la parola della croce» e la sua efficacia è dello stesso ordine dell’efficacia salvifica della croce: potenza di vita celata nell’impotenza di un crocifisso. Esattamente come il Regno di Dio che è simile a un seme gettato e che deve essere sepolto nella terra per germinare.
L’Eucaristia è la forza con la quale l’uomo che avrà coltivato nel proprio cuore la Parola di Dio sarà da essa rigenerato e ne mostrerà l’efficacia nel suo stesso vivere, senza esibizionismi, fino alla sua pienezza.
PREGHIERA
Ho imparato
che non muore
chi lascia dietro di sé
un seme
se c’è qualcuno a custodire
il piccolo seme verde
e a crescerlo nel cuore
sotto un dolore di neve
e a lasciarlo crescere ancora
nel sole senza tramonto dell’amore
finché diventa
un albero grande che da ombra e frutti
e altri semi.
Signore, vorrei lasciargli
un piccolo seme verde
e vorrei, Signore, lasciargli la neve e il sole.
Amen – (Preghiere di Mamma e Papa, Gribaudi, Torino, 1989).
Getta i semi nella terra il contadino, poi si riposa e guarda tutto intorno; guarda il campo, la casa e il mulino, pensa che i semi saran pane un giorno. (C. Del Soldato)