
“C’è ancora tempo, Terry”: non solo un romanzo, ma un’esperienza che ti resta dentro.
Dopo aver letto “C’è ancora tempo, Terry” di Maria Teresa Crinò, non ho potuto fare a meno di prendere la penna e scrivere. Perché questo libro non è solo una storia: è un’emozione che ti avvolge, una carezza all’anima che ti spinge a guardare il tempo con occhi nuovi. E ora, con lo stesso stupore che ho provato io, vi invito a immergervi in queste pagine indimenticabili.
Una magia nata tra i banchi di scuola
Maria Teresa Crinò, insegnante e scrittrice di Barcellona Pozzo di Gotto, ha il dono di trasformare l’ordinario in straordinario. Come racconta Franco Barresi nella prefazione, persino un grigio pomeriggio di riunioni scolastiche può diventare, nelle sue mani, un momento di pura poesia. E così, tra una battuta e un sospiro, nasce Teresa Arpotta, una ragazzina di quattordici anni che rifiuta con orgoglio il vezzeggiativo “Terry” – “nome da cagnolino”, dice lei – e sogna di riavvolgere il tempo per riunire i suoi genitori separati.

Il tempo: un personaggio che batte forte
In questo romanzo, il tempo non è solo uno sfondo: è un compagno di viaggio, a volte crudele, a volte complice. Teresa si affida a un oggetto misterioso, il temporatore, e a un temporista, figura enigmatica che sa piegare il flusso delle ore. Ma attenzione: cambiare il passato non è la soluzione. Maria Teresa Crinò, con la delicatezza di una poetessa e la saggezza di chi conosce il cuore umano, ci sussurra una verità profonda: la felicità non sta nel tornare indietro, ma nell’abbracciare il presente, imperfetto e bellissimo.
Un mondo che sembra vivo
I personaggi di questo libro respirano, ridono, piangono. La cugina Ramona, con i suoi segreti maldestri; lo zio Tindaro, saggio e misterioso; la mamma, il papà, gli amici di Teresa… Ognuno ha una storia che ti cattura, come se fosse lì, accanto a te, a raccontartela. E poi c’è il bar Dolcetempo, pieno di orologi che ticchettano, ricordandoci che il tempo è prezioso, ma non sempre nostro nemico.
Perché leggerlo? Perché viaggerete, riderete e forse piangerete
“C’è ancora tempo, Terry“ è un libro che parla a chiunque abbia desiderato correggere un errore, rivivere un attimo, o trovare il coraggio di guardare avanti. È una storia che vi prenderà per mano e vi porterà in un mondo dove magia e realtà si intrecciano, lasciandovi con un sorriso e un nodo alla gola.
Io l’ho letto. E ora vi dico: leggetelo. Prendete una tazza di tè caldo, sedetevi in un angolo tranquillo – magari in un bar pieno di orologi – e lasciatevi trasportare. Perché, come ha scritto Barresi, Maria Teresa Crinò ci ricorda che anche nel quotidiano più grigio si nasconde una magia. Basta saperla vedere.
Tonino Maiorana

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