
Veglia pasquale C (bianco)
«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?»
LEZ. FEST. Anno C (pag.152)
Gn 1, 1-2,2 (opp. 1,1.26-31a): Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era
cosa molto buona.
Sal 103: Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra.
Gn 22, 1-18 (opp. 22,1-2.9a.10-13.15-18): Il sacrificio di Abramo,
nostro padre nella fede.
Sal 15: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Es 14, 15-15.1: Gli Israeliti camminarono all’asciutto in mezzo al mare.
Sal Es 15: Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria!
Is 54, 5-14: Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha avuto pietà di te.
Sal 29: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.
Is 55, 1-11: Venite a me, e vivrete; stabilirò per voi un’alleanza eterna.
Sal Is 12: Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza.
Bar 3, 9-15.32–4,4: Cammina allo splendore della luce del Signore.
Sal 18: Signore, tu hai parole di vita eterna.
Ez 36, 16-17a. 18-28: Vi aspergerò con acqua pura, e vi darò un cuore nuovo.
Sal 41: Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio.
Rm 6,3-11: Cristo risuscitato dai morti non muore più.
Sal 117: Alleluia, alleluia, alleluia.
Lc 24,1-12: Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?
“Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona” (Gn 1,31)
Una notte di luce e trasformazione
Fratelli e sorelle, questa è la notte in cui il buio si fa luce, il silenzio esplode in canto, e la morte cede alla vita! Le letture che abbiamo ascoltato sono come i gradini di una scala che ci conducono al mistero pasquale: dalla creazione alla risurrezione, passando per la fede di Abramo, la liberazione dell’Esodo, le promesse dei profeti, fino al sepolcro vuoto. Tutto converge in Cristo, il Vivente!
Il filo rosso delle letture: Dio trasforma e rinnova
a) Creazione e nuova Creazione (Gn 1,1-2,2; Sal 103)
Dio guarda il mondo e lo chiama “molto buono”. Ma il peccato ha offuscato questa bellezza. Oggi, però, la Risurrezione è la “nuova creazione”: in Cristo, Dio ricomincia tutto!
→ Attualizzazione: Nelle nostre famiglie, nel lavoro, nelle relazioni, siamo chiamati a vedere con gli occhi di Dio: anche ciò che sembra rotto può essere rigenerato. Siamo custodi della creazione, ma anche testimoni della speranza che “Dio non abbandona la sua opera”.
b) La fede di Abramo e il dono del Figlio (Gn 22,1-18; Sal 15)
Abramo affida a Dio l’amato figlio Isacco. Dio gli restituisce la vita, prefigurando il dono del suo Figlio Gesù.
→ Esperienza: Quante volte, come Abramo, siamo messi alla prova: un figlio malato, un lavoro perso, una relazione spezzata. Ma Dio chiede fiducia, non sacrifici vuoti. Nella veglia pasquale, impariamo che Dio non si compiace della morte, ma della fedeltà.
c) L’esodo e il nostro passaggio (Es 14,15-15,1; Salmo Es 15)
Il Mar Rosso si apre: l’acqua che sembrava tomba diventa via di libertà!
→ Attualizzazione: Le nostre “acque minacciose” – paure, debiti, solitudine – possono diventare il luogo dove Dio opera prodigi. Come Israele, siamo invitati a camminare nell’asciutto, cioè nella fede, anche quando la strada sembra impossibile.
d) Il cuore nuovo (Ez 36,16-28; Sal 41)
“Darò a voi un cuore nuovo” (Ez 36,26). Non è una riparazione, ma una rigenerazione!
→ Domanda: Dove abbiamo bisogno di un “cuore nuovo”? Forse nell’amare chi ci ha ferito, nel perdonare, nel ricominciare dopo un fallimento. La Pasqua è l’occasione per dire: “Signore, trasformami!”.
e) La risurrezione: vittoria sulla morte (Rm 6,3-11; Lc 24,1-12)
San Paolo ci ricorda: “Siete risorti con Cristo!”. Le donne al sepolcro, invece, cercano il Vivente tra i morti.
→ Esperienza: Quante volte cerchiamo la vita dove non c’è? Nel successo effimero, nel potere, nelle dipendenze… Ma l’angelo ci ripete: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”.
Siamo popolo pasquale!
Questa notte, cari fratelli, ci chiede di uscire:
- Dalle nostre tombe: abitudini, rancori, spiritualità tiepida.
- Verso la luce: nella famiglia, con gli amici, sul lavoro, diventando “segno” che Cristo vive.
Un santo diceva: “Noi siamo il popolo della Risurrezione, e il nostro inno è l’Alleluia!”. Non lasciamo che questo Alleluia resti confinato in chiesa: portiamolo a casa, in ufficio, nelle nostre città.
Maria, che per prima vide il Risorto, ci accompagni in questo cammino di luce. Amen!
Auguri di Buona Pasqua
Fratelli e sorelle, mentre contempliamo il mistero di questa santa notte, il Signore Risorto ci raggiunge con la sua pace e ci rinnova nel profondo. A ciascuno di voi, alle vostre famiglie, ai vostri cari, ai malati e a chi è nella prova, rivolgo con gioia l’annuncio pasquale:
Cristo è risorto, è veramente risorto! Alleluia!
Che questa Pasqua vi porti la certezza che nessun sepolcro è senza speranza, nessuna notte è senza alba, nessun peccato è più forte della misericordia di Dio.
- Nella famiglia: sia tempo di riconciliazione e di rinascita, dove l’amore vince ogni stanchezza.
- Nel lavoro: sia luce per vivere con integrità e generosità, sapendo che ogni fatica è feconda in Cristo.
- Nelle prove: sia forza per credere che, anche quando la croce sembra pesante, la risurrezione è già all’orizzonte.
Vi auguro una Pasqua colma di gioia, di luce e di coraggio missionario, perché il mondo incontri in voi il volto del Risorto!
Buona Pasqua a tutti!
diacono Tonino Maiorana
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