Quattro amici, una scuola: grazie Giovanna, Pippo, Claudio e Alberto

Ci sono stagioni della vita che, anche quando finiscono, continuano a fiorire nei ricordi. E ci sono persone che, pur lasciando un luogo, restano per sempre parte della sua anima. Oggi voglio celebrare non solo una tappa importante, ma una storia di amicizia, professionalità e umanità che ha attraversato le mura dell’ITT Ettore Majorana di Milazzo e ha lasciato un segno profondo in me e in tutti quelli che hanno avuto la fortuna di viverla.

Quattro compagni di viaggio straordinari: Giovanna, Pippo, Claudio e Alberto. Dopo undici anni condivisi tra lezioni, riunioni, progetti e chiacchierate in sala docenti, è arrivato per voi il tempo della pensione. Ma non posso limitarmi a un semplice augurio formale. Quello che sento è il bisogno di raccontare, di restituire almeno in parte la ricchezza che ciascuno di voi ha portato nella mia vita e in quella di questa scuola.

Ognuno ha lasciato un’impronta personale nella nostra comunità scolastica, ognuno ha dato qualcosa di sé: competenze, tempo, passione, silenziosa dedizione. Ma per me, il ricordo più bello che porto con me è quello del rapporto autentico e profondo che ho potuto costruire, in particolare, con Giovanna e Pippo. Con loro, la collaborazione si è trasformata nel tempo in una vera amicizia: un dono raro e prezioso.

Giovanna, la forza nella dolcezza

Con te, Giovanna, la scuola ha avuto una voce delicata ma ferma. Una presenza gentile, capace di ascoltare tutti senza mai alzare la voce. Ti sei sempre distinta per la tua eleganza d’animo, per quel modo unico di esserci senza mai invadere, per il tuo modo di affrontare ogni situazione con grazia e competenza.

Hai saputo creare attorno a te un clima sereno, umano, autentico. Non era raro trovarti circondata da colleghi che cercavano un consiglio, o da studenti che ti affidavano le loro insicurezze. Tu c’eri, sempre. Con parole giuste, con una calma che rassicurava. Una maestra di empatia, prima ancora che di disciplina.

Ci mancheranno le tue riflessioni pacate, la tua capacità di vedere oltre l’immediato, di trovare il buono anche dove sembrava nascosto. Ma soprattutto ci mancherai tu, con la tua presenza luminosa e discreta, che ha reso il nostro ambiente un luogo migliore.

Pippo, l’anima allegra… e instancabile della scuola

Pippo, tu sei stato un motore silenzioso, uno di quei pilastri che spesso non si notano a prima vista ma senza i quali tutto il sistema perde equilibrio.

Tutti noi – nessuno escluso – sapevamo che ogni mattina, alle 7:30 in punto, saresti arrivato in sella alla tua inseparabile bicicletta. Puntuale, costante, quasi come il suono della prima campanella. E mentre molti stavano ancora sorseggiando il primo caffè, tu eri già al computer, intento a predisporre le sostituzioni dei docenti assenti, a sistemare le ore, a coprire buchi e imprevisti con un’efficienza che sembrava quasi magica.

Non ti lamentavi mai. Anche quando il carico era pesante, anche quando il tempo stringeva. E lo facevi con il sorriso, con la tua ironia contagiosa, capace di trasformare ogni problema in un’occasione per riderci su.

Le mattine iniziate con una tua battuta, le pause trasformate in momenti di festa, i tuoi racconti improvvisi… tutto questo ci ha insegnato che si può essere seri nel lavoro, senza mai prendersi troppo sul serio.

La tua risata continuerà a risuonare nei corridoi. Perché una scuola che ha avuto Pippo, è una scuola che ha imparato a vivere con un po’ più di gioia.

Claudio e Alberto, professionalità e dedizione silenziosa

Anche Claudio, docente di informatica, e Alberto, attento responsabile della sicurezza dell’istituto, hanno contribuito con serietà e discrezione alla vita della scuola. Le loro presenze, forse più riservate, sono state comunque parte integrante del nostro quotidiano, sempre affidabili, sempre pronte a svolgere il proprio compito con senso del dovere.

Li ringraziamo per il loro impegno costante e silenzioso, per il contributo dato alla nostra comunità scolastica in questi anni. A entrambi auguriamo che la nuova fase della vita porti con sé tempo per sé, serenità e nuove soddisfazioni.

Un pensiero affettuoso alla signora Caterina, al signor Gaetano e alla signora Margherita

Alla Signora Caterina, sempre gentile e disponibile, capace di accompagnare con garbo il lavoro di tanti docenti e studenti.
Al Signor Gaetano, presenza rassicurante e concreta, che con serietà ha svolto il suo compito dietro le quinte ma mai in modo anonimo. Responsabile dell’“orto botanico” della scuola.
E alla Signora Margherita, con il suo sorriso silenzioso ma presente, parte di una macchina scolastica che funziona grazie anche alla dedizione di chi lavora con umiltà.

Anche a voi, che avete contribuito con cuore e dedizione alla vita di questa scuola, va il nostro grazie più sincero. Che il vostro tempo da pensionati sia pieno di pace, salute e gioia.

Un saluto che sa di gratitudine

Ora che i vostri passi si allontanano dalle aule e dai corridoi, resta in noi una certezza: avete lasciato un’eredità che va oltre le carte e i registri. Avete lasciato uno stile, un modo di stare insieme, un esempio di professionalità intrecciata all’umanità.

Per me, personalmente, non siete stati solo colleghi. Siete stati compagni di viaggio, amici sinceri, volti familiari nei giorni facili e in quelli difficili. E questo legame, nato nella routine scolastica, ha saputo trasformarsi in qualcosa che durerà ben oltre la pensione.

Il Majorana sarà un luogo diverso senza di voi. Ma la vostra presenza continuerà a vivere nei gesti di chi vi ha conosciuto, nei racconti, nei piccoli grandi insegnamenti che ci avete lasciato.

Grazie per aver camminato al mio fianco.
Grazie per aver lasciato un pezzo di voi… dove resterà per sempre.

Con affetto profondo,
diacono prof. Tonino Maiorana

Autore

Tonino Maiorana

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