
“Riciclare per respirare, rigenerare per vivere.” In queste parole si racchiude la visione di un gruppo di giovani che ha scelto di non restare indifferente davanti ai problemi ambientali, ma di trasformare una semplice intuizione in un progetto concreto, ambizioso, profondamente umano. Loro sono i 24 studenti della classe 3A Meccanica e Meccatronica dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Ettore Majorana” di Milazzo, e il loro progetto si chiama Re-Fluff JA: un’idea che nasce tra i banchi di scuola, ma che guarda dritto al futuro del nostro pianeta.
Un nemico invisibile: i mozziconi di sigaretta
Quando pensiamo all’inquinamento, la mente corre subito a rifiuti plastici, gas serra, sversamenti industriali. Eppure, c’è una forma di inquinamento silenziosa, apparentemente innocua, ma devastante: i mozziconi di sigaretta. Ogni anno se ne disperdono circa 4.500 miliardi nell’ambiente. Contengono sostanze tossiche come nicotina, arsenico, piombo e cadmio. Non sono biodegradabili. E spesso finiscono nei luoghi più fragili: il mare, i parchi, le città.
I ragazzi di Re-Fluff JA hanno guardato a questo problema con occhi diversi. Hanno visto, dietro il rifiuto, una risorsa nascosta: l’acetato di cellulosa, materiale plastico derivato da una sostanza naturale. Da qui nasce l’idea: perché non recuperarlo, ripulirlo e trasformarlo in un materiale utile, nuovo, ecologico?
Un laboratorio di idee e passione
Sotto la guida appassionata del docente prof. Filippo Saporita, la classe ha dato vita a una vera e propria start-up scolastica, ispirandosi al modello di impresa proposto da JA Italia. Il progetto si è sviluppato in tappe precise e collaborative: dalla scelta dell’idea alla sperimentazione scientifica, dalla prototipazione alla comunicazione, fino alla redazione di un dettagliato report annuale 2024/25.
Nel loro laboratorio scolastico, i ragazzi hanno sperimentato un processo innovativo di bonifica dei filtri, basato su miscele di acqua e acetone. Dopo vari test, hanno individuato la proporzione ottimale in grado di purificare efficacemente l’acetato di cellulosa senza comprometterne la struttura.
Il risultato? Un materiale rigenerato, versatile, ecocompatibile. E, come prima applicazione, la realizzazione di un cuscino per orologi ecosostenibile: piccolo ma simbolico, utile e tangibile, segno concreto di come anche ciò che viene scartato possa rinascere e servire una nuova funzione.
Ma non si sono fermati qui. Hanno progettato anche un posacenere pubblico, pensato per le piazze e i luoghi d’incontro, con l’obiettivo di facilitare la raccolta dei mozziconi e sensibilizzare la comunità al rispetto dell’ambiente urbano.
Tecnologia e coscienza ecologica: un modello di economia circolare
Il progetto Re-Fluff JA è molto più di un esercizio scolastico. È un vero e proprio esempio di economia circolare in azione. Recuperare un rifiuto pericoloso, purificarlo, rimetterlo nel ciclo produttivo: questo significa risparmiare risorse, ridurre l’inquinamento, promuovere un consumo responsabile. Un modello che si inserisce perfettamente negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, in particolare il numero 12 (Consumo e produzione responsabili) e il numero 14 (Vita sott’acqua).
E non è solo teoria. I dati parlano chiaro: da un’indagine condotta dagli stessi studenti, è emerso che il 94% delle persone intervistate si è dichiarato favorevole al progetto. Un segnale potente: c’è bisogno di iniziative così, capaci di coinvolgere cittadini, imprese e istituzioni in un cambiamento possibile e urgente.
Una squadra che sogna insieme
Dietro Re-Fluff JA c’è un team affiatato, organizzato come una vera impresa: CEO, CTO, CFO, HR… ogni studente ha un ruolo, una responsabilità, una parte importante da giocare. Ed è forse questa la lezione più bella del progetto: che il cambiamento non si fa da soli, ma insieme, unendo competenze, idee, sogni e fatica. Il lavoro in gruppo, il problem solving, la comunicazione efficace, l’ascolto reciproco sono diventati strumenti quotidiani, e non solo scolastici.
Guidati dalla passione per l’ambiente e dalla voglia di lasciare un segno, questi giovani hanno imparato a costruire ponti tra scuola e realtà, tra scienza e creatività, tra teoria e azione. E il futuro non fa più paura, perché sono loro stessi a volerlo costruire, pezzo dopo pezzo, in modo diverso.
Un progetto inclusivo, per tutti
Re-Fluff JA è un progetto inclusivo per vocazione. Non esclude nessuno: anzi, invita ogni persona — fumatore o no, giovane o adulto, studente o professionista — a sentirsi parte di un percorso collettivo. Perché l’ambiente è di tutti, e solo tutti insieme possiamo proteggerlo. I ragazzi hanno voluto pensare a soluzioni accessibili, educative, partecipative, rivolgendosi alla cittadinanza con il linguaggio semplice ma incisivo della sostenibilità.
Uno sguardo al futuro
Il cammino di Re-Fluff JA è appena iniziato. Ma l’orizzonte è ampio. I ragazzi sognano di espandere la rete di raccolta, collaborare con enti pubblici e aziende private, migliorare il processo di bonifica, trovare nuove applicazioni per l’acetato di cellulosa rigenerato. E, soprattutto, continuare a sensibilizzare, educare, ispirare.
Il loro esempio ci ricorda che le idee più potenti nascono dalla semplicità, e che anche un piccolo gesto — come non gettare un mozzicone a terra — può diventare l’inizio di una rivoluzione gentile, sostenibile, necessaria.
I ragazzi della 3A Meccanica e Meccatronica dell’ITT “Ettore Majorana” di Milazzo ci hanno donato un’idea luminosa, un’azione concreta e un messaggio chiaro: il futuro non si attende, si costruisce. Insieme. E il futuro, con loro, profuma già di speranza.
Prof. Tonino Maiorana
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