diacono Tonino Maiorana
Nel corso del suo pontificato, Papa Francesco ha costantemente sottolineato l’importanza di prestare attenzione agli emarginati, agli indifesi e ai poveri.
L’VIII Giornata Mondiale dei Poveri, che si celebra domenica 17 novembre 2024, rappresenta una tappa fondamentale di questo cammino di fraterna condivisione e solidarietà. Istituita per la prima volta nel 2017, questa giornata vuole essere un’occasione per tutta la Chiesa e per il mondo di riflettere sul ruolo dei poveri nella nostra società e di promuovere azioni concrete che possano alleviare la loro sofferenza.
Una chiamata alla prossimità
Il messaggio di Papa Francesco per questa ottava edizione ruota intorno ai concetti chiave di prossimità, empatia e azione. Il Papa ci invita a non limitarci alla compassione passiva, ma a trasformare il nostro sentimento di solidarietà in azioni concrete. “I poveri – dice Francesco – non sono numeri, ma persone; non vengono ascoltati, non sono accolti come dovrebbero, non hanno accesso a politiche che possano aiutarli a migliorare la loro condizione di vita”. Con queste parole, il Santo Padre ci provoca, ci spinge a non rimanere indifferenti ma a diventare parte attiva di un cambiamento necessario.
Ascoltare il grido dei poveri
Uno degli elementi più potenti del messaggio papale è l’invito ad ascoltare il grido dei poveri. Non si tratta solo di ascoltare passivamente, ma di farsi carico delle loro richieste, delle loro speranze e delle loro sofferenze. Papa Francesco ci ricorda che Gesù stesso si è identificato con i poveri e gli emarginati, e ci invita a fare altrettanto. Ascoltare significa riconoscere la dignità di ogni persona e impegnarsi per promuovere la giustizia sociale.
Le opere di misericordia: strumenti di cambiamento
Nel suo messaggio, Papa Francesco enfatizza l’importanza delle opere di misericordia come strumento fondamentale per rispondere alle esigenze dei poveri. Accogliere, dare da mangiare, visitare i malati e i carcerati, consolare gli afflitti sono tutte azioni che possono fare la differenza nella vita di chi si trova in difficoltà. Il Papa ci ricorda che queste opere non sono solo atti caritativi individuali, ma devono innestarsi in una comunità cristiana che si muove all’unisono per creare un mondo più giusto e solidale.
La chiamata alla responsabilità collettiva
Un altro concetto centrale del messaggio di Papa Francesco è la responsabilità collettiva. La povertà non è un problema che riguarda solo i singoli individui, ma è una questione che interpella tutta la società. Il Papa denuncia le strutture ingiuste che generano e perpetuano la povertà, e invita le istituzioni, i governi e le organizzazioni internazionali a impegnarsi in politiche che possano davvero cambiare le condizioni di vita delle persone più vulnerabili. Questa responsabilità collettiva trova la sua radice nella dottrina sociale della Chiesa, che vede nella giustizia e nella carità i pilastri di una società umana e fraterna.
Un impegno permanente
L’VIII Giornata Mondiale dei Poveri non è fine a sé stessa, ma è un richiamo costante a vivere quotidianamente il Vangelo nella solidarietà e nella giustizia. Papa Francesco ci invita a guardare i poveri non come destinatari occasionali della nostra generosità, ma come fratelli e sorelle con cui condividere un cammino comune di speranza e di redenzione.
In questa giornata, e ogni giorno dell’anno, siamo chiamati a essere strumenti di pace e di giustizia, a costruire ponti e non muri, a estendere una mano amica a chi è in difficoltà. L’VIII Giornata Mondiale dei Poveri è una preziosa occasione per rinnovare il nostro impegno a vivere autenticamente la carità cristiana. Seguendo l’esempio e l’insegnamento di Papa Francesco, possiamo contribuire a creare un mondo in cui nessuno sia lasciato indietro e in cui la dignità di ogni persona sia riconosciuta e rispettata.
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